Studiare il fenomeno sonoluminescenza

Presentazione, studio e pratica il fenomeno della Sonoluminescenza pagine 12 F.Moulin.

Introduzione

La sonoluminescenza è la conversione del "suono in luce". Si verifica quando una o più bolle, intrappolate all'interno di un liquido da un campo acustico sinusoidale, sono costrette ad oscillare durante le fasi di compressione e depressione dell'onda acustica. Il comportamento non lineare di ogni oscillatore a bolle diventa quindi molto particolare. Infatti, quando l'ampiezza della pressione sonora incidente sulla bolla supera la barra, si osserva poi, dopo una fase di espansione della bolla, una fase di compressione molto repentina che porta al collasso della bolla durante da cui si raggiungono condizioni di pressione e temperatura estreme all'interno della bolla. Tra tutti i fenomeni interessanti che si osservano poi, l'emissione di luce da parte della bolla è sicuramente il più intrigante.

Nonostante gli importanti progressi compiuti su questo argomento, il meccanismo di produzione della luce così come la stima della temperatura raggiunta all'interno di questa bolla non sono ancora completamente compresi e diverse teorie tentano di spiegare questo meccanismo.

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Storia di Sonoluminescenza

Il fenomeno della sonoluminescenza si manifesta quando una piccola bolla di gas collassa rapidamente in un fluido. Esistono due classificazioni di sonoluminescenza: sonoluminescenza emessa da più bolle (Multiple Bubble SonoLuminescence, MBSL) e sonoluminescenza emessa da una singola bolla (Single Bubble Sonoluminescence, SBSL). Nel 1933, N. Marines e JJ Trillat osservarono che le lastre fotografiche venivano impresse per immersione in un liquido agitato ad ultrasuoni, scoprendo così MBSL. Nel 1934 H. Frenzel e H. Scholtes dell'Università di Colonia scrissero che potevano produrre in modo riproducibile una luce debole ma visibile nell'acqua usando gli ultrasuoni. È difficile studiare MBSL perché le bolle durano solo pochi cicli acustici, emettono luce solo per pochi nanosecondi e sono in costante movimento.

Queste limitazioni hanno fermato la ricerca sulla sonoluminescenza fino alla produzione di successo di SBSL, scoperta nel 1988 quando HG Flynn ha scritto una raccolta di modelli teorici del moto di bolle guidate acusticamente. Da queste informazioni, DF Gaitan, allora dottorando, fu il primo ad osservare e controllare il fenomeno della sonoluminescenza con una singola bolla che implose senza essere distrutta circa 20 volte al secondo sotto l'effetto di un'onda di pressione. stazionario prodotto dagli ultrasuoni. SBSL è molto più facile da studiare perché una singola bolla è stazionaria intrappolata in un serbatoio. Questa bolla può essere estremamente stabile e brillare per diversi minuti, rendendo possibile lo studio della bolla e della luce emessa visibile ad occhio nudo. È questo tipo di sonoluminescenza che qui proponiamo di evidenziare e studiare sperimentalmente.

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Altro: sonoluminescenza o sonofusion

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