Energia rinnovabile: la scia delle onde

Il lavoro condotto dall'Electric Power Research Institute (EPRI) con la collaborazione, tra gli altri, del National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Department of Energy (DOE), suggerisce che
la produzione di elettricità dalle onde e dalle correnti oceaniche negli Stati Uniti potrebbe essere economicamente redditizia nel prossimo futuro, dell'ordine di quattro anni, a condizione che gli investimenti
seguire.

Il principio consiste nell'utilizzare i movimenti delle onde per pressurizzare un fluido che poi permette di produrre elettricità che viene trasportata attraverso un cavo sottomarino.
Secondo l'organizzazione, il potenziale della costa americana sarebbe di 2100 terrawattora all'anno, quasi quanto l'elettricità prodotta dal carbone o dieci volte l'energia totale generata dalle centrali idroelettriche del Paese.

La valutazione si basa infatti su un'equazione J pari a 0,42 x (Hs) exp2 x Tp (in cui J è l'energia disponibile,
Hs è l'altezza significativa delle onde nella posizione studiata e Tp il loro periodo durante i momenti di altezza di picco), applicata ai siti per i quali sono stati misurati i parametri. L'EPRI ha ottenuto le stime della capacità disponibile tenendo conto delle ipotesi sulle prestazioni dei dispositivi di cattura. Attualmente negli Stati Uniti, due società hanno sviluppato prototipi di convertitori di energia: Ocean Power Technologies (New Jersey), che sta implementando il suo sistema PowerBuoy da un megawatt alle Hawaii per la US Navy (commissioning previsto per il 2006), e il gruppo AquaEnergy, in attesa di autorizzazioni federali per un test del suo AquaBuoy al largo dello Stato di Washington.

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Tuttavia, alcuni sono preoccupati per l'apparente riluttanza dell'amministrazione Bush a sviluppare questa soluzione tecnologica e temono che gli Stati Uniti rimangano indietro. E infatti, il primo test di connessione a una rete elettrica è stato effettuato nell'agosto 2004 dall'altra parte dell'Atlantico, nelle Orkney, in Scozia, utilizzando il convertitore Pelamis della società Ocean Power Delivery (su su cui l'EPRI si è basata per il suo studio).

WSJ 08 / 04 / 05 (Il potere dell'oceano combatte il pensiero attuale)

Fonte: http://www.epri.com/

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