Coronavirus: centinaia di migliaia di belgi infetti durante il parto
Il rilassamento delle misure, e in particolare la ripresa limitata dei contatti sociali, preoccupa gli esperti. Durante le prime settimane di confino, il virus riuscì davvero a continuare a diffondersi, infettando centinaia di migliaia di belgi, rivela uno studio condotto dagli epidemiologi Pierre Van Damme e Heidi Theeten (Università di Anversa).
Un primo studio condotto dall'Università di Anversa due settimane fa aveva già rivelato che il 3% dei belgi aveva anticorpi, il che indica che il sistema immunitario sta combattendo il virus. Il secondo studio, basato su circa 3.397 campioni di sangue prelevati tra il 20 aprile e il 26 aprile, rivela che questa percentuale è aumentata al 6%.
Come spiega il quotidiano De Standaard, questi sono campioni prelevati in tutto il Belgio da pazienti che vengono sottoposti a un esame del sangue per tutti i tipi di ragioni diverse dal coronavirus dal loro medico di famiglia o da uno specialista esterno. dall'ospedale. Secondo i ricercatori, le contaminazioni si sono verificate tra il 23 marzo e il 12 aprile, in pieno contenimento, poiché sono necessarie circa due settimane per misurare gli anticorpi nel sangue.
Il virus continua a circolare
Questo aumento indica che centinaia di migliaia di belgi sono stati infettati nonostante le severe misure di contenimento. Si tratta principalmente di giovani dai 20 ai 30 anni e di oltre 80 anni. "Senza contenimento, la diffusione sarebbe stata molto maggiore. Ma questa è una nuova indicazione che dobbiamo stare attenti quando allentiamo le misure, perché anche con misure molto severe, il virus continua a circolare", spiega l'epidemiologo Heidi Theeten allo Standaard.
Il Consiglio di sicurezza nazionale ha infatti deciso che da domenica 10 maggio ogni casa sarà in grado di ospitare quattro persone, sempre le stesse, che entreranno in una sola casa. L'11 maggio riapriranno le imprese non alimentari e il 18 maggio le scuole daranno il benvenuto ad alcuni studenti. Un inizio di deconfinamento che rischia di provocare nuovi focolai di infezione.
Non abbiamo capito il messaggio
Il microbiologo dell'Università di Anversa, Herman Goossens, è preoccupato per questo rilassamento. "Quando sento le persone interpretare la regola delle quattro persone in tutti i modi creativi, è chiaro che non abbiamo davvero ricevuto il messaggio", ha detto al quotidiano De Morgen. "Mi ricorda le reazioni a marzo quando abbiamo bandito eventi con più di 1 spettatori. Alcuni hanno deciso di organizzare eventi per 000 persone".
Nonostante questo aumento delle persone con anticorpi, la popolazione belga è ancora molto lontana dall'immunità collettiva. Inoltre, i ricercatori non sanno ancora per quanto tempo questi anticorpi proteggono da una nuova infezione o quanto anticorpo è necessario nel sangue per essere ben protetti contro il nuovo coronavirus.
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