Esci dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità

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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da izentrop » 10/06/22, 03:20

ABC2019 ha scritto:
izentrop ha scritto:
ABC2019 ha scritto:Non ho visto nessuno che afferma (dimostrandolo) che le variazioni sono "esclusivamente" legate alla CO2.
Non esattamente in questi termini, hai ragione. posting.php?
eh si, nei computer la variazione è dovuta solo alla CO2, ma è solo perché i modelli informatici non includono bene le variazioni spontanee, la cui origine non è ben compresa... ;)
Dice il negazionista dell'Olocausto che ha capito meglio degli esperti scienziati del clima.

Ho messo il link sulle proiezioni in base a IPCC SR15 https://www.carbonbrief.org/explication ... nt-nulles/
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ABC2019
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da ABC2019 » 10/06/22, 07:05

izentrop ha scritto:
ABC2019 ha scritto:
izentrop ha scritto:Non esattamente in questi termini, hai ragione. posting.php?
eh si, nei computer la variazione è dovuta solo alla CO2, ma è solo perché i modelli informatici non includono bene le variazioni spontanee, la cui origine non è ben compresa... ;)
Dice il negazionista dell'Olocausto che ha capito meglio degli esperti scienziati del clima.

no, dice lo scienziato che sa cos'è un modello al computer, che conosce i principi fisici della climatologia e che ha letto quello che dicono gli esperti di clima invece di inventarlo per ragioni ideologiche.
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Janic » 10/06/22, 07:32

che piacere vedere i due bouzo che sbuffano, ci cambia un po'! : Cheesy:
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Obamot » 10/06/22, 13:52

Janic ha scritto:che piacere vedere i due bouzo che sbuffano, ci cambia un po'! : Cheesy:

Sì, sì, il loro egocentrismo di Woodlice a causa loro : Mrgreen:
Hai visto come tutto ciò in cui credevano sta andando in pezzi: abbagliante, allucinante, gocciolante :| : Mrgreen: :|
prevenzione-inquinamento-sanitario/scomparsa-di-un-grande-scienziato-ma-anche-di-un-informatore-t17128-60.html#p501548
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Ahmed » 11/06/22, 09:32

Alcuni, giustamente, hanno notato il carattere oggettivamente polemico del titolo di questo thread. Che il suo autore, consuetudine del fatto (Cfr., numero di fili dello stile: «Record freddo al Gros Guilly sur le Bedon"), non percepisce questo tratto sottolinea solo la sua devoluzione a un'ideologia inconscia. Da presupposti imprecisi, si finisce necessariamente con conclusioni errate, qualunque sia il rigore della logica adibita a questo scopo.
Daremo un'occhiata a questo in silenzio.
In primo luogo, da un punto di vista formale, è un abuso di linguaggio parlare di umanità al singolare: è un errore metodologico ridurre tutti gli esseri umani all'unica categoria che si è mostrata disposta e capace di imporre il suo modo di vita, ovviamente, su quasi tutti i rappresentanti di questa specie. Vi avremo riconosciuto il maschio occidentale, bianco e colonialista (se fosse stato femmina, nero e africano, non sarebbe cambiato nulla, semplicemente è un dato di fatto). La separazione tra natura e uomo è un altro abuso (vedi sotto). D'altra parte, non c'è bisogno di proclamare forte e chiaro questo credo, in quanto è stato la norma almeno fin dall'"Illuminismo" di cui ha costituito il contenuto di fondo, come condizione per la riduzione delle cose a semplici mezzi e animali/umani alle cose. Ciò sosteneva che l'umanesimo fosse solo la forma presentabile di antropocentrismo "ristretto"...
In fondo non c'è bisogno di soffermarsi su questa auto da fé, ma piuttosto su cosa la motiva e la determina. Come giustamente notato Janic, i monoteismi hanno "preparato il luogo" facendo dell'Uomo una creatura ibrida, in quanto metafisica (il che rende l'anticlericalismo di Trifone): una gamba dalla parte degli animali, l'altra dalla parte di Dio. Tutto il resto a sua disposizione e questa riduzione al rango di mezzo era necessario per l'espressione del determinismo fondamentale: la massimizzazione della dissipazione di energia. La truffa è che si tratta di uno stratagemma "meccanico" della termodinamica: far credere all'onnipotenza dell'Uomo assicurandogli alcuni notevoli vantaggi in una prima fase, che non può durare indefinitamente poiché questo non è lo scopo in questione. Molti ormai sono convinti di questo, anche se spesso in modo un po' approssimativo ed è quindi solo molto recentemente (anche se è sempre stato presente durante il "progresso", ma in modo accuratamente celato) che una reazione si è manifestata attraverso un preoccupazione per la conservazione della natura e delle condizioni di vita sulla Terra. Consapevolezza di nuova grandezza, purtroppo ritrovata in un nuovo revival della dissipazione energetica (tramite economismo esponenziale) della cosiddetta “transizione ecologica”. Ah, determinismo quando ci tieni! :x
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Forhorse » 11/06/22, 13:07

Va bene, Defakator ha appena pubblicato un video sui social network. Un passaggio del video è dedicato a queste persone che passano il tempo a lanciare soggetti sempre identici.
è qui:
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Ahmed » 11/06/22, 13:58

Non so cosa dica il tuo video (troppo lungo per un possibile interesse), ma probabilmente non è questo il modo di affrontare il caso di forti convinzioni ideologiche e soprattutto perché non sono sentiti come tali dai loro followers: normali, sono interni al sistema che li genera; quindi, la rotazione della Terra non ci è direttamente percepibile e pensiamo di essere immobili...
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Forhorse » 11/06/22, 14:08

Non voglio cambiare le convinzioni dell'autore di questo argomento.
Lui stesso sa che sta dicendo cazzate, è qui per fare lobby.
Il video è per gli altri, potenziali visitatori (perché tutti i clienti abituali conoscono il fanatico) in modo che imparino a diffidare di questo tipo di messaggio.
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Ahmed » 11/06/22, 16:09

Se in dubbio o incapace di decidere con certezza, concediamogli la grazia della sincerità, che in questo caso sarebbe più grave del semplice lobbying...
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Re: Uscire dall'idolatria della natura e dal disprezzo dell'umanità




da Obamot » 11/06/22, 20:15

Ma non è attraverso l'artificio di antropocentrismo e dei suoi stessi inganni che “comunità umane” sono guidati in sistemi deterministici e varcano la soglia della trasgressione verso i suoi diversi vettori? Successivamente, possiamo sempre stabilire una sorta di test cronologico tra di loro, ma possono essere confusi perché non c'è necessariamente alcuna ermetismo tra le credenze:

Così certe finzioni, certi “sistemi deterministici”, possono convivere con altri! A titolo esemplificativo (in ordine sparso):
— l'originario “peccato” (trascritto nel senso di “consumo”, Janic si lamenterà ^_^ ...scuse);
— le sette (non si lamentano) : Cheesy:
— una politica che tende all'indottrinamento (e non alla liberazione attraverso lo sforzo collettivo);
— lo stratagemma della termodinamica (come lo esprimi? O l'individuo di fronte al fatto compiuto...?);
— la domanda ricorrente di “doglie del parto” (Intendo soggetti a consumo... gli uomini non hanno sempre 'lavorato';
— offerta vs domanda;
— la prosecuzione del paradigma denaro VS debito (creazione di moneta e tutto ciò che ruota attorno ad essa);
— la connessione tra il “mercato” e uno pseudo “Nuovo Ordine Mondiale”);
— la xenofobia, anche e soprattutto il ritorno alla schiavitù(*) che offre una sola lettura della “realtà”... (e ci riporta a valori fittizi e alla fine ci riporta al tutto?).

I valori fittizi che fanno diventare gli esseri umani”oggetti in spostamento materiale e temporale”, ci portano a comprendere i vincoli legati al saccheggio delle risorse energetiche, che ci sfuggono ma che tradiscono una parte di questo comportamento antropocentrico, così come il disprezzo per il mondo di coloro che ne sono oggetto e con cui interagiscono senza capire la finitezza.

Insomma, la trasgressione sembra essere diventata una specie di “dittatura della norma** attraverso il quale si esprime il determinismo (i governi si appellano a McKinsey e poi ci dicono “che non c'è altro modo per riformare”) ...e quella che dirige la palla, è una fabbrica di imposture!*** Che ci rende schiavi.
________________________________
* (Nel romanzo di fantasia "Amato" di T. Morrison, tutto fa riflettere, al limite degli estremi, dal momento che il personaggio del Romanzo finisce per scegliere il fine assoluto di uccidere i suoi figli... Lo dico perché i vincoli del sistema devono riuscire a spingere molto di loro a tali estremi, anche se non c'è fine definitiva... il determinismo prevalente è potente!)

Tutto questo contesto, porta a vedere l'incubo della schiavitù dall'interno, come talvolta negli 'ingranaggi dell'economia'.


** Cito Roland Gori
*** Cito ancora Roland Gori
(rischio professionale)
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