Progetto di stampa del registro della carta della segatura

L'impatto ambientale dei prodotti a fine vita: materie plastiche, prodotti chimici, veicoli, marketing agroalimentare. riciclaggio diretta e riciclaggio (upcycling o upcycling) e il riutilizzo di buoni articoli per la spazzatura!
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 26/05/22, 11:23

Per illustrare le possibilità "low tec" dell'isolamento verticale con carta ridotta in poltiglia, questo video, un po' loquace, ma interessante (per chi non capisce l'inglese, in pratica dice che si attacca al muro, o per proiezione, o mediante semplice applicazione a mano e che in finitura rullisce il tutto con un tubo in pvc):
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da gegyx » 26/05/22, 14:30

sì, si attacca, ma non appena c'è umidità, cade a brandelli o intere lastre.
Una volta in un magazzino con una porta spesso aperta sull'esterno, l'intero soffitto è crollato. E altrimenti sui muri, se non coperti, si sbriciola bene e fa polvere. Ecco perché stavo pensando di aggiungere la colla (carta da parati o farina).
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 26/05/22, 17:02

Sì, ci sono degli accorgimenti da prendere, fai bene a segnalarlo. Nel video la ragazza indica che come finitura dipinge il muro con poliuretano (sicuramente ci sono altre possibilità).
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da sicetaitsimple » 27/05/22, 20:37

e pensi di testare altri "coadiuvanti" oltre alla segatura, qualcuno aveva parlato di aghi di conifere, ma si può pensare anche a paglia o fieno sminuzzato, foglie morte, legni pregiati sminuzzati... a seconda di cosa si trova facilmente nelle vicinanze.
Certo, compete con l'uso diretto in un giardino per il "cibo del suolo", ma ehi, guarda ad ogni singola situazione..
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 27/05/22, 21:08

Ritengo opportuno limitarci all'eliminazione dei rifiuti dalle nostre attività, già pletoriche, ed escludere direttamente le produzioni naturali che non sono mai rifiuti. Certo, si possono immaginare situazioni in cui sarebbe comunque immaginabile rispetto a situazioni particolari. Non è solo nei giardini che queste sostanze sono pienamente giustificate, ma anche nel bosco, dove un gusto eccessivo per il recupero costituirebbe un pericolo per questi ambienti già minacciati. Mi riferisco, ad esempio, a questi assurdi progetti di recupero dei "rami minori" che priverebbero il suolo di tutto ciò che produce...

Per quanto riguarda la pressa, mancano solo poche saldature di finitura + verniciatura e sarà finita (?). Ti farò una foto con tutti i commenti utili molto presto.
Tuttavia, e come tale, è solo un aspetto del progetto (un mezzo) ed è meglio considerare quest'ultimo nel suo insieme. Questo è ciò su cui spero di riuscire finalmente a concentrarmi ora... 8)
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da sicetaitsimple » 27/05/22, 22:32

Ahmed ha scritto: Certo, si possono immaginare situazioni in cui sarebbe comunque immaginabile rispetto a situazioni particolari.


Oh ecco! un colpo di stanchezza? Ho capito il significato però, finalmente penso. : Lol:
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 29/05/22, 19:18

Sostituisci "immaginabile" con "accettabile" ed è buono! : Wink:

Bene, per la verniciatura, aspetterò per essere sicuro della "stabilità" di questa configurazione, ma ho realizzato un nuovo supporto con disinnesto automatico e saldato tutto ciò... Ecco come si presenta; nella prima foto si vede chiaramente l'estensione della biella e il suo nuovo angolo; notiamo anche la scomparsa della "cassetta"; sullo sfondo il secchio è posizionato al suo posto per svolgere il suo ruolo di contrappeso dinamico:
IMG0095B.jpg
IMG0095B.jpg (255.62 KIO) Visualizzato 1018 volte

In questa, che mostra la parte posteriore, la benna viene rimossa in modo che la flangia della benna e la staffa siano visibili; lo sblocco viene riposizionato in modo da cooperare con il fondo della flangia:
IMG0096A.jpg
IMG0096A.jpg (263.78 KB) visto volte 1018

Ps: noterete che sono migliorato in termini di qualità delle foto...
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da sicetaitsimple » 29/05/22, 21:13

Ahmed ha scritto:Sostituisci "immaginabile" con "accettabile" ed è buono! : Wink:


Sì. La mia domanda riguardava solo la capacità della vostra macchina di accettare miscele ovviamente a base di carta/cartone, ma con aggiunte diverse dalla segatura.
Che tu non lo sappia oggi, lo capisco perfettamente.
Ma mi chiedevo se ci avresti provato.
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 29/05/22, 22:12

Ovviamente è possibile aggiungere componenti minori alla "ricetta" di base: ne avevo parlato all'inizio di questo thread. Tutto dipende dal tipo di rifiuto e dai suoi altri usi possibili e concorrenti. Nel mio caso*, i gusci delle noci** sarebbero possibili dato il loro scarso valore per il terreno... Potrebbero andar bene anche le cortecce passate attraverso il mio tritacarne... Per altri, amanti della marmellata, saranno noccioli di ciliegia o prugna. ..
La proporzione però non può essere troppo alta: tutto dipende da una diluizione di quantità sufficienti.
Anche in proporzione limitata, tali usi sono interessanti nel caso di prodotti difficilmente bruciabili come sono: quindi il guscio di noce fuma molto, probabilmente per un certo contenuto di olio (?), ma l'inserimento in un ceppo deve rallentarne la combustione e migliorarla notevolmente (secondo me equivale a portare più ossigeno [non so se sono molto chiaro?).

* All'inizio avevo provato la fuliggine, ma chiaramente non è il metodo migliore; ce ne sono anche di più semplici e meno "grossolani"...
** Per evitare questo tipo di combustione, attualmente mescolo (beh, in inverno!) i gusci con segatura e altri rifiuti e impacco tutto bene in sacchetti di carta: brucia molto lentamente e correttamente.
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Re: progetto di stampa del registro di carta segatura




da Ahmed » 03/06/22, 22:35

Per completare il mio precedente messaggio, vi ricordo che il mio obiettivo è soprattutto quello di ridurre uno stock di carta e cartone e che i rifiuti accessori non mi interessano, scelta che ovviamente può essere diversa a seconda dell'utente.

Se vogliamo fare il punto su questo dispositivo ormai "stabilizzato", direi che il principio di funzionamento della pinza offre comfort e flessibilità di funzionamento (per non parlare della velocità) che è molto superiore all'opzione una tantum considerata dalla cremagliera. Ciò che è criticabile è aver adattato le parti del morsetto da muratore: complica inutilmente le cose e rende le regolazioni e le regolazioni piuttosto complicate.
Penso, con il senno di poi, che questo principio avrebbe dovuto essere adattato alle caratteristiche specifiche di questo uso; ad esempio da uno spesso tubo tondo (quindi non un tubo ordinario, troppo poco resistente a questi vincoli) saldato superiormente al pistone (come nella mia attuale realizzazione) che funge da guida alta e che va da un pezzo all'altro fondo, senza guida mediana, che viene a scorrere su un tondo interno posto al piede o su guida tonda esterna (da vedere). L'allenamento potrebbe vantaggiosamente avvenire mediante una parte lavorata in due parti, successivamente unite tra loro, con un offset: la parte sul lato della leva leggermente più alta della parte opposta (che corrisponde alla normale modalità di inceppamento).
L'altra opzione, probabilmente più accessibile a tutti, sarebbe quella del martinetto idraulico* da una pressa per molle a sospensione, come già accennato: resta nei miei piani provare la possibilità e adattarla a quest'altra destinazione. ...

* Vi ricordo che le sue caratteristiche (a differenza dei soliti modelli) sono compatibili con il torchio: ampia ampiezza dello stelo del cilindro che consente le due fasi successive di pressatura ed estrazione, comandi a pedale e potenza limitata ad una tonnellata, quindi indovina un tasso di salita ragionevolmente veloce.
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