Christophe ha scritto:Non credo che le quantità di cenere siano così piccole... sono anche abbastanza sicuro di no (o molto poco...)
Non credo che ti insegnerò molto, ma facciamo chiarezza lo stesso....
Quella che tutti chiamano "cenere" è quella che viene recuperata dal fondo della stufa o della caldaia quando questa viene svuotata nel caso di un apparecchio a combustibile solido (legna, carbone, pellets, "bricchetti di carta/cartone",...). si parla più di "fuliggine" quando si parla di combustibile liquido, anche se è anche cenere.
Ma ci sono ceneri e ceneri.
Le "vere" ceneri sono i materiali che non sono combustibili ma che sono contenuti nel "combustibile", tipicamente SiO2, CaCO3 (CaO una volta in cenere),... Niente da fare lì, c'è per esempio carboni con il 40% di cenere in India, bah gli operatori di caldaie indiani devono affrontarlo. Trovi tutto nei solidi che raccogli.
E poi ci sono le "false ceneri", che sono appunto incombuste, che normalmente avrebbero avuto la capacità di bruciare ma che non l'hanno fatto perché la combustione è stata incompleta, disturbata o altro.
Ne abbiamo parlato un po' più in alto, ma le carte/cartoni sono generalmente additivi con "riempitivi" minerali generalmente non combustibili. Non è quindi anormale avere "vere ceneri" relativamente abbondanti.
La qualità della combustione dei bricchetti avrà invece un forte impatto sul tasso di incombusti, quindi di "ceneri false".
È qui che entra in gioco la struttura del bricchetto, la sua forma, il suo contenuto di umidità,...
PS: mi ripeterò e giocherò ancora una volta, ma da questo punto di vista il "design Ahmed" con i suoi due fori passanti mi sembra sicuramente molto ben posizionato per ottimizzare la combustione più completa possibile della bricchetta.