Gli studi hanno precedentemente dimostrato che gli esseri umani ingeriscono e respirano uno sciame di particelle di plastica ogni anno, ma la sfida per i ricercatori australiani era valutare il peso.
"Man mano che cresce la consapevolezza sull'esistenza delle microplastiche e sul loro impatto sull'ambiente, questo studio fornisce per la prima volta un calcolo accurato dei tassi di ingestione", ha spiegato Thava Palanisami, professore all'Università di Newcastle. Questo "aiuterà a identificare i potenziali rischi tossicologici per l'uomo".
Acqua imbottigliata
Prima fonte di questa plastica ingerita, l'acqua, soprattutto se imbottigliata. Tra gli altri prodotti di consumo analizzati, frutti di mare, birra e sale ne contengono i livelli più alti.
Secondo uno studio canadese pubblicato il 5 giugno, basato sullo stile di vita di un americano medio, un adulto ingerisce fino a 52 microparticelle di plastica all'anno, a cui se ne aggiungono altre 000 se beve solo acqua in bottiglia e 90 se si accontenta dell'acqua del rubinetto.
E se prendiamo in considerazione l'inquinamento atmosferico, e quindi l'inalazione, questa cifra sale a 121, queste stime variano individualmente in base al modo e al luogo di vita, aggiunge questo studio pubblicato sulla rivista Environmental, Science and Technology.
Per il WWF "questo è un campanello d'allarme per i governi. La plastica non sta inquinando solo i nostri fiumi e oceani. Non stanno solo uccidendo la vita marina, ma sono in tutti noi", sottolinea Marco Lambertini, amministratore delegato del WWF Internazionale, in un comunicato.
Le microplastiche, provenienti dal degrado di prodotti diversi come indumenti sintetici, pneumatici, lenti a contatto, si trovano ormai ovunque sul pianeta, dai ghiacciai più alti alle faglie marine.
izentrop ha scritto:https://twitter.com/C_A_Gustave/status/1558089915690323969
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