Ebbene, il cemento isola (ci vuole 1 metro contro 1cm di PU...?)
Prima di tutto un grande grazie per tutti questi calcoli.
Per il “calcestruzzo”, l'ho suggerito io, sostiene finché non c'è armatura, se non dico troppo svarioni, è il coefficiente di dilatazione differenziato tra le armature metalliche e il calcestruzzo - che non è lo stesso e che è dannoso (facendo fessurare il calcestruzzo come in un incendio per esempio, facendo poi perdere la capacità portante delle lastre), anche se il mio suggerimento rimane ipotetico, lì il calcestruzzo non avrebbe armature (quindi non dannose Δ°) e non sarebbe portante. L'"unico" grande problema tecnico mi sembra essere l'ubicazione dello svincolo. Perché i tubi, dal canto loro, erano di metallo e quindi non potevano essere annegati in un “cemento” ad una temperatura isotermica voluta di 950° max. È quindi necessario prevedere una zona cuscinetto.
Per quanto riguarda la “temperatura di servizio”, può essere inferiore a 500°C (ciclo di Carnot), il che dà un'idea delle sollecitazioni ammissibili per la fascia di rispetto.
Il resto è idraulico...
In ogni caso questo sistema ci sarà utile, perché con le energie rinnovabili quello di cui abbiamo bisogno sono i PASSI e questo concetto ce li dà... Se questo sistema permette di superare i picchi di consumo (e può farlo) allora il problema del “load factor” della rete mi sembra risolto. Se fa quello che promette, tanto meglio!
STEP