Ciao Andrea,
vuoi ingoiare ioni nel reattore, per vedere la teoria del crispus
anzi, per questo, non è necessario che questo arco, altrimenti gli ioni prodotti siano in corto circuito
dopo essere diventati neutrali per ricombinazione, non possono più avviare il vortice di cui parla il croccante
ma l'arco ha probabilmente creato alcune dissociazioni di molecole
per bene, le piastre degli elettrodi dello ionizzatore devono essere il più parallele possibile (nessun angolo o picco): questo evita il fenomeno del "picco" (concentrazione di ioni in questi punti che causa archi)
se vogliamo dare ragione a crispus e bob_isat (elettrificazione ...), dobbiamo prima di tutto ioni all'ingresso del reattore:
dato da un gorgogliatore che è quindi necessariamente vapore umido o altro sistema
quindi, i pochi ioni presenti ruotano attorno allo stelo, creando altri ioni e, diventando troppo numerosi, finiscono per produrre il succo corto (l'Eticelle, la tempesta) che concretizza la formazione di ozono, rotture di molecole: la reazione endotermica
le tracce di cavitazione all'inizio dello stelo sono create dalla nebulizzazione delle ultime micro-gocce d'acqua (vapore non ancora secco), e i "succhi corti" si creano solo all'interno del "vortice" (per confronto meteorologico : da nuvola a nuvola e non da nuvola a terra), essendo l'asta contro (incollata o saldata) il tubo, quindi allo stesso potenziale
sarebbe per quello che non si vedono più tracce sullo stelo
se non ci sono le giuste condizioni, l'arco non è abbastanza veloce (nell'interferenza) non può essere fatto, ed è solo gli ioni che sono riusciti ad entrare nella camera di combustione chi può migliorarlo
in questo caso, al massimo c'è una differenza di numero tra H + e OH-, più è probabile che rimanga (poiché tendono a neutralizzarsi a vicenda)