Torno su questo argomento per condividere la mia umile esperienza in relazione a un punto discusso sopra; l'automazione dell'apertura degli strati con un Arduino. Avvertimento; modalità interruttore dei sogni attivata. scusate
Per dirla semplicemente: lavoro in un asilo nido. 8000 mq di serre gestite da un sistema necessariamente "professionale". La panacea? Piuttosto pratico, ma lontano dal sogno se il clima fa la sua parte (è così raro, sì, lo so... ehm!). Questo tipo di sistema potrebbe essere sovra-studiato, molto spesso si scontra con alcune preoccupazioni: conflitti tra le diverse sonde. I classici:
chiudiamo, c'è troppo vento VS
apriamo, fa troppo caldo ou
chiudiamo, piove VS
apriamo, fa troppo caldo.
A volte anche il problema viene solo da una sonda, quella del vento, che deve aprirsi un po' di più sul lato "sottovento" e chiudersi un po' "contro vento" per evitare che precipiti troppo forte. In caso di vento ben perpendicolare alle aperture (N/S), è facile e si gestisce piuttosto bene. Ma in caso di vento in asse (E/W) e poco variabile, va bene.
Apro più a nord, meno a sud perché viene più da sud che da nord, o meglio più a sud e meno a nord perché viene più da nord, anche se più o meno a nord del sud e meno più a sud da nord perché proviene da nord da sud... crzzzcrzzzz ... e si apre, e si chiude, e si apre, e si chiude e paf il vento si precipita dentro e bam tutto ciò che vola nelle serre.
È quindi molto complicato da gestire per un impianto professionale e, in periodo di tempo capriccioso (il famoso cambio di stagione), passiamo la maggior parte del tempo in modalità manuale, gestendo istintivamente l'apertura di una trentina di motori in modo molto più affidabile di una batteria di sonde e un computer presumibilmente sofisticato. Caso isolato? Molti dei miei produttori e fornitori hanno le stesse preoccupazioni.
Quindi immagino la complessità della programmazione di un arduino (ho avuto la mia fase Raspberry Pi) le cui sonde economiche rendono i dati piuttosto disordinati. Non è esattamente lo stesso con le falde: sono piuttosto vicine al suolo, quindi possiamo rompere il vento con l'aiuto di siepi o simili ed evitare uno dei problemi maggiori ma senza garanzia di pigrizia assicurata. . Bisogna sempre poter intervenire in caso di capriccio del tempo.
Insomma, non facile