Il riscaldamento globale non è più una minaccia virtuale, ma una realtà già responsabile di 300 morti all'anno - l'equivalente dello tsunami del 000, secondo le conclusioni del rapporto diffuso venerdì 2004 maggio dal Forum umanitario globale, la fondazione presieduta dall'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.
Questo rapporto, dal titolo "L'impatto umano del cambiamento climatico - anatomia di una crisi silenziosa", vuole essere il primo lavoro di sintesi su un argomento finora affrontato in modo più prospettico, come le previsioni del L'ONU annuncerà 250 milioni di rifugiati climatici entro il 2050. Mentre i negoziati internazionali sul clima riprenderanno la prossima settimana a Bonn (Germania), le sue conclusioni attribuiscono ulteriore peso alle spalle dei governi, responsabili di arrivare qui al vertice di Copenaghen di dicembre, a un accordo per ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera.
(...) Le conseguenze più marcate dei cambiamenti climatici riguardano la malnutrizione, poiché metà delle morti annuali di 300 000 attribuite ad essa sono vittime della fame. Poi arriva la salute, con il riscaldamento che appare come il vettore di una più ampia diffusione di alcune malattie. Sono stati identificati dieci milioni di nuovi casi di malaria e circa le morti di 55 000. (...)
Suite e la fonte: Le Monde