Chatham ha scritto:jean63 ha scritto:Avevo macchine bianche e scure (un blu scuro scuro) e posso dirti che la differenza è enorme. Quello scuro parcheggiato in pieno sole e quello bianco non c'entra niente, e quando guidi ... un po 'd'aria attraverso le prese d'aria e i finestrini semiaperti se non guidi troppo velocemente ... .e va bene.
Ne avevo anche uno bianco, ma il più scuro era il blu francese: la differenza non era poi così grande ... dopo aver brindato al sole nel parcheggio ... aaaaaah i sedili in similpelle grigio chiaro della 204 bianco: ricordo una bruciata sierosa ouille!
Concorderai che ho specificato: finestre chiuse, perché le finestre semiaperte degradano l'aerodinamica e consumi di più (e inoltre fa rumore e ingoia la polvere della strada)
Possedevo un'auto che era sopportabile in estate, ma con finestrini quasi verticali tranne il parabrezza e un'eccellente ventilazione senza motorizzazione (Citroën LNA blue EDF), una CX (grigio chiaro) invece era insopportabile a causa dell'effetto serra e ventilazione molto media ...
skai e pelle da evitare !!! Avevo una R25 blu scuro con sedili in pelle: fredda d'inverno e calda d'estate. La pelle è molto confortevole a temperatura corporea. Niente batte il tessuto, infine un materiale in cui non si bruciano glutei e schiena quando si entra in macchina.
Sapevi che esistono protezioni in alluminio molto efficaci con bolle d'aria che proteggono il parabrezza dove penetra la maggior parte del calore.
Comunque su un veicolo fermo l'aria condizionata è inutile !!!
Ci sono anche piccoli alzacristalli laterali che hanno un ventilatore alimentato da una cella fotovoltaica che consente di estrarre il calore, ma rischia il furto (finestre facili da abbassare) ... anche se quelli che volano non sono disturbati da serrature e finestre chiuse.
Per rinfrescarsi durante la guida, fece deflettori sui finestrini delle porte anteriori, ma l'aria condizionata che arrivava scomparve ...
Bene, eccoci fuori tema, anche se ........ per me l'aria condizionata non è un problema.
Solo quando si è abbattuto l'ultimo albero, l'ultimo fiume contaminato, l'ultimo pesce pescato che l'uomo si renderà conto che il denaro non è commestibile (MOHAWK indiano).