izentrop ha scritto:...
Nella corsa per il volume quantico
Una tale misura del volume quantistico - cara ad IBM - è un indicatore della potenza complessiva per il quantum computing che non tiene conto solo del numero di qubit fisici, ma di elementi come il numero e precisamente la connettività dei qubit, la velocità di errori.
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È davvero una sfida valutare la potenza di un computer quantistico. Non è questione di numero di operazioni al secondo, ed è anche per questo che il confronto con un computer classico non è facile, dipenderà dal tipo di calcolo che si vuole eseguire.
Possiamo ancora dire che un computer quantistico ideale ha la sua potenza che aumenta esponenzialmente con il numero di Qubit.
Penso che dovrebbe andare molto veloce nei prossimi 10 anni, per l'hardware. Per Algos, sono passati almeno 20 anni dall'inizio della ricerca, perché possiamo simulare un computer quantistico con un computer classico (ovviamente meno velocità). Ma da lì a quello ci sono un sacco di strumenti disponibili per sviluppare applicazioni pratiche di grandi dimensioni e sviluppatori ben preparati, sono meno ottimista.