MOBILIZZAZIONE CONTRO L'aggiunta di sostanze radioattive in beni di consumo e materiali da costruzione.
CRIIRAD chiede l'abrogazione del decreto del 5 maggio 2009
- Nel 2002, due garanzie essenziali per la protezione del pubblico contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti sono state incluse nel CODICE SANITARIO PUBBLICO (CSP):
o IL DIVIETO DI AGGIUNGERE deliberatamente sostanze radioattive negli alimenti, nei beni di consumo e nei prodotti da costruzione (cfr. l'articolo R.1333-2);
o DIVIETO DI UTILIZZARE materiali e rifiuti derivanti da un'attività nucleare - e che sono CONTAMINATI o che possono essere CONTAMINATI - per la fabbricazione di beni di consumo e prodotti da costruzione (cfr. l'articolo R.1333- 3).
- Il 5 maggio 2009, un ORDINE INTERMINISTERIALE ha istituito una procedura di DEROGAZIONE da questi divieti, una procedura particolarmente lassista. Questo decreto è stato pubblicato nonostante un PARERE NON PREFERITO dell'Autorità per la sicurezza nucleare.
Solo cinque prodotti sono esclusi dalle deroghe e protetti dalla contaminazione radioattiva:
1 / cibo; 2 / prodotti cosmetici; 3 / ornamenti; 4 / giocattoli; 5 / materiali a contatto con cibo e acqua.
- Il 10 luglio 2009, CRIIRAD ha inviato una RICORSO al Consiglio di Stato per eccesso di potere. La richiesta di annullamento dell'ordine si basa su ARGOMENTI di legalità interna ed esterna.
- Il 6 novembre 2009, senza attendere l'esito della controversa procedura, il CRIIRAD ha inviato una LETTERA APERTA ai 3 ministri competenti: sig.ra BACHELOT, ministro responsabile della salute, sig.ra LAGARDE, ministro responsabile dei consumi e sig. BORLOO, Ministro incaricato della costruzione, chiedendo loro di revocare il decreto del 5 maggio 2009 senza attendere l'esito della procedura controversa.
- Oltre a queste procedure, il CRIIRAD invita i consumatori e le associazioni a mobilitarsi e chiedere alle autorità di mantenere i divieti e di abrogare il decreto del 5 maggio 2009. LETTERE MODELLO sono a disposizione di tutti coloro che desiderano partecipare alla campagna. Il riciclaggio dei materiali radioattivi deve rimanere limitato ai settori nucleari (CENTRACO e D'HUART INDUSTRIE), senza possibilità di diffusione di dominio pubblico.
Vedi sul sito web di CRIIRAD.
http://www.criirad.org/