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Lubrizol: il prefetto ha dato il via libera agli aumenti di capacità senza valutazione ambientale
SPOSTARE 30 / 09 / 2019
Approfittando del rilassamento delle norme attuate dal governo, il prefetto ha autorizzato all'inizio dell'anno un aumento della capacità di prodotti pericolosi nell'impianto di Rouen all'origine dell'incidente industriale.
La regolamentazione delle installazioni classificate è stata oggetto di numerosi rilasci negli ultimi anni che potrebbero non essere estranei all'incidente verificatosi nello stabilimento di Lubrizol a Rouen il settembre 26.
A giugno 2018, il governo ha emesso un decreto che restringe la portata dei progetti soggetti a valutazione ambientale. Tra gli impianti interessati vi sono gli impianti Seveso, che sono gli impianti più pericolosi nell'Unione europea, a causa della quantità di prodotti pericolosi che utilizzano. Ciononostante, l'esecutivo ha deciso di esentare le modifiche da queste strutture a una valutazione ambientale sistematica per la revisione caso per caso.
Fino alla legge Essoc di August 2018, questa recensione era in ogni caso un'autorità ambientale indipendente. Ma questa legge di semplificazione ha dato questa competenza al prefetto quando il progetto consiste in una modifica delle installazioni e non in una creazione. Una competenza che il governo vorrebbe estendere, attraverso la legge sul clima energetico in attesa di promulgazione, a tutti gli esami caso per caso.
Due successive richieste di aumento
L'impianto di Lubrizol a Rouen ha beneficiato di questi rilassamenti. L'operatore ha presentato due richieste successive per aumentare le quantità di sostanze pericolose in gennaio 15 e 19 giugno 2019. Secondo la legge Essoc, è quindi il prefetto che ha deciso sulle richieste e non l'autorità ambientale indipendente. In entrambi i casi, ha ritenuto che non fosse necessario effettuare una valutazione ambientale.
Come sottolinea il CGDD nella sua recentissima guida alla lettura della nomenclatura degli studi di impatto, "se la modifica è soggetta a valutazione ambientale (…), sarà quindi necessaria una nuova autorizzazione". Al contrario, le modifiche che non sono soggette a valutazione non ne richiedono una. Tuttavia, l'assenza di una nuova autorizzazione significa anche l'assenza di uno studio sistematico dei pericoli, anche se il prefetto è sempre in grado di richiederne una. Contattata da Actu-Environnement, la prefettura non è in grado di indicare se tale studio, inteso a tenere conto dei nuovi rischi legati a questi aumenti di capacità, fosse stato effettuato dall'operatore.
Utilizzo di contenitori multi-prodotto per l'officina di miscelazione
Quali erano le due richieste di Lubrizol? Il primo riguardava un aumento delle quantità di sostanze immagazzinate nel sito: tonnellate supplementari 1.598 sotto la voce 1436 (sostanze infiammabili) della nomenclatura ICPE, tonnellate 36 sotto la voce 4140 (tossicità acuta), rispettivamente 984 e 1305 tonnellate nelle rubriche 4510 e 4511 (pericolose per l'ambiente acquatico).
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