Remundo ha scritto:beh diciamo che se vogliamo applicare i precetti dell'onorevole Barrau serve un drastico calo della popolazione
Lui già dice di no...
e dice anche che potremmo sicuramente essere molto di più sul pianeta, vivendo in modo diverso, uscendo dalla modalità predatoria e distruttiva.
Soprattutto, dice che tutti non aspirano a vivere come noi, ma aspirano a vivere in modo più decoroso rispetto alla loro condizione attuale, che è totalmente diversa.
Di certo non regala molte soluzioni, se non la sobrietà, cosa difficile da passare per soluzione con certi cambi.
Una soluzione rapida ed efficace per un trasporto turistico sostenibile è, ad esempio, non andare lontano o smettere di muoversi.
Ho apprezzato il suo passaggio sul durevole. Questo è ovvio per me, ma ovviamente non per tutti i mutanti: sostenibile non basta, deve prima essere desiderabile.
Grazie a lui per questo chiarimento, che potrebbe spiegare alcune delle mie battute d'arresto di fronte ad avversari che non hanno necessariamente in mente lo stesso desiderabile, che non hanno necessariamente scavato nella questione della durabilità per trovare un desiderabile compatibile.
Preservare un pianeta abitabile per tutti è uno dei miei desideri, ma alcuni, con le loro sconfinate aspirazioni tecnofile tipo Boomer, non gliene frega niente di un pianeta abitabile per tutti.
Certamente lo negheranno ma non vedranno che le loro aspirazioni tecnofile sono contraddittorie con la sostenibilità.
Insomma, con buone intenzioni, sono incoerenti.
Come ha detto A Barrau, sintetizzo: anche supponendo un RCA di 1°C e anche con la fusione (zero CO2), continueremmo la sesta estinzione di massa di più pala.
È il desiderabile che fa la differenza e quindi si torna alla coscienza dell'individuo.
e, per estensione, a individui illuminati per formare un collettivo di massa significativo.
Lo spostamento del sistema (collettivo per definizione) non è operato da azioni individuali, ma richiede un equilibrio di poteri collettivo.
Janco recentemente su RTL (in sostanza, su quello che mi è stato detto):
"Preparandoci alla sobrietà, abbiamo la sobrietà
Non preparandoci alla sobrietà, abbiamo la povertà".