sen-no-sen ha scritto:Al 36' conferma quanto ho notato sopra: per il momento non sappiamo ancora come far funzionare in continuo un reattore a sali fusi.
Questo è vero solo per la versione attualmente testata dai cinesi; le versioni studiate dagli altri paesi (tra cui Francia ed Europa) comprendono praticamente tutte un sistema di purificazione permanente (dell'ordine dei 20-40 L al giorno) che evacua i vari prodotti di fissione che possono avvelenare la reazione. È una chimica abbastanza elementare, i prodotti gassosi si evacuano nella parte superiore del recipiente e il resto del "combustibile" viene sottoposto ai necessari trattamenti chimici prima di essere reiniettato nel nocciolo del reattore; l'unico problema rimasto da risolvere è quello dello zirconio (la traccia di ricerca, ancora da validare, è quella di una "trappola fredda" sulla linea di bypass, che permette la condensazione di questo metallo).
Gli ultimi sviluppi, e problemi, sono abbastanza ben riassunti negli atti della conferenza di Massy (
https://irfu.cea.fr/Meetings/seminaires ... rs2018.pdf), con un completo aggiornamento sullo stato degli studi in corso nei vari paesi del mondo.
Documento molto completo sul ramo "sali fusi":
https://fissionliquide.fr/tag/sel-fondu/Inoltre, in rete circolano i dati più fantasiosi riguardanti le emissioni di CO2 del nucleare.
Diversi dettagli: una parte essenziale di questa CO2 proviene dal processo di arricchimento dell'uranio, che utilizza molta energia elettrica. È chiaro che il bilancio finale dipenderà fortemente dalla produzione di questa elettricità (carbon o carbon free); in Francia, Paese con elettricità a bassissime emissioni di carbonio, l'energia nucleare emette circa 4g di CO2 per kWh, mentre in Cina (elettricità prodotta principalmente dal carbone) il consuntivo è invece di 80-100g per kWh. Aggiungete a questo alcune attenzioni maligne (alcune delle quali sono specialisti) e possiamo facilmente comprendere la varietà di cifre che circolano.
Da notare che il settore dei sali fusi, utilizzando per sua natura combustibili non arricchiti, risolve definitivamente questo problema.