I vigili del fuoco intensificano i loro sforzi lunedì in Corsica per porre fine a un incendio che si è scatenato da giovedì vicino ad Aullène in Corsica del Sud.
In totale, da giovedì 5.500 a 6.000 ettari di vegetazione sono stati distrutti da tre incendi: uno vicino ad Aullène, uno nella pianura di Péri vicino ad Ajaccio e l'ultimo tra Sartène e Bonifacio. Per ora gli ultimi due sono fissi e sorvegliati. Intorno ad Aullène, nel cuore del parco regionale della Corsica dove sono già bruciati 3.500 ettari di foresta e macchia, i vigili del fuoco hanno deciso di diversificare le modalità di attacco per superare i focolai. Oltre alle tonnellate di acqua e ritardante versate dal Canadair e Dash per indebolire il fuoco, il comando ha deciso di tracciare una linea, cioè di radere la vegetazione su una larghezza da 5 a 10 metri e lungo diverse centinaia di metri, per impedire il passaggio delle fiamme, ha spiegato il comandante Bruno Maestracci. "Certo, può essere efficace solo se riduciamo l'intensità del fuoco. Se le fiamme sono alte dieci metri, salteranno l'ostacolo e sarà inutile", ha detto l'ufficiale.
Otto arresti
La superficie complessiva bruciata è appena cambiata perché il fuoco attuale sta divorando porzioni di bosco fino ad allora risparmiate, all'interno dell'area interessata. "Quando il fuoco avanza ad alta velocità come avveniva fino a sabato, tutta la pianta non si consuma e questo dà luogo a riprese", ha spiegato il comandante Maestracci. I vigili del fuoco stanno così lavorando per trattenere i passi di Vaccia e Siu, due chiuse a nord ea sud di Aullène, per evitare di vedere le fiamme cadere sotto e devastare altre valli.
Sul fronte delle indagini, otto sospetti incendiari sono stati arrestati sull'isola della bellezza in una decina di giorni. Tra loro, due giovani agricoltori, di 21 e 24 anni, sono stati condannati lunedì rispettivamente a due anni e otto mesi di prigione per distruzione intenzionale mediante fuoco. In giornata i gendarmi della brigata di ricerca di Ajaccio hanno arrestato anche un giovane di 22 anni nonché suo complice a Sari d'Orcino, in Corsica del Sud. Secondo gli inquirenti, il giovane avrebbe ammesso di aver compiuto incendi rapidamente estinti dai vigili del fuoco, a nord di Ajaccio l'8 e il 14 luglio. Anche altri due piromani arrestati in Haute-Corse sono dietro le sbarre in attesa del processo a ottobre. Un altro uomo sospettato di aver appiccato un incendio è stato arrestato in Haute-Corse ma, non avendo tutte le sue ragioni, è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Infine un uomo di 68 anni, arrestato nei pressi di Evisa, è stato incriminato per "distruzione involontaria mediante incendio", per aver appiccato fuoco alla foresta bruciando tovaglie usate nel cortile del suo albergo. Sotto controllo giudiziario, sarà processato martedì ad Ajaccio per la comparizione immediata.
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