Namur contro gli sprechi alimentari ...

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Christophe
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Namur contro gli sprechi alimentari ...




da Christophe » 01/02/13, 22:39

Namur costringe i supermercati a donare eccedenze

La città di Namur preparerà un regolamento che obbligherà le grandi superfici a consegnare i prodotti che intendono lanciare.


Sempre più persone in situazioni precarie non mangiano abbastanza. L'osservazione è condivisa anche a Namur.

Naturalmente, i servizi sociali, come il CPAS, fanno quello che possono. Organizzazioni caritatevoli come il Resto du Cœur, Saint-Vincent de Paul e la Banca alimentare forniscono un prezioso aiuto. Ma allo stesso tempo, la nostra società dei consumi produce troppi rifiuti, soprattutto da articoli invenduti buttati via dai negozi.

Da qui l'idea lanciata ieri sera al consiglio comunale da Fabian Martin (PS): imporre ai supermercati di dare aiuti alimentari di beneficenza ai prodotti che gettano via.

Come va? In base alle normative sui rifiuti: le autorizzazioni ambientali concesse ai supermercati prevedono questo obbligo. Il decreto comunale si rivolgerebbe a prodotti che sono ancora perfettamente consumabili ma che l'operatore non desidera più commercializzare (troppo vicino alla data di durabilità, prodotti invenduti, imballaggi danneggiati, ecc.).

Tale regolamento esiste già a Herstal, potrebbe essere introdotto a Namur.

Un testo giuridicamente solido

L'idea lanciata dal socialista eletto ha ricevuto in linea di principio un accordo favorevole dalle tre parti a maggioranza. "Appoggio la proposta", ha affermato l'Assessore alla coesione sociale Baudouin Sohier. Esistono già collaborazioni con determinati negozi, ciò consentirebbe di sistematizzarli. "

Sempre a favore del principio, l'assessore all'ambiente Alain Detry, tuttavia, chiede una seria revisione legale del testo, al fine di evitare qualsiasi ambiguità, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle norme igieniche.

Per Françoise Laboureur (Écolo), dovrebbe esserci una riflessione più globale di rifiuti e povertà. Ma il suo gruppo sostiene l'idea.

"A volte vedo interi stock, ancora validi per 15 giorni, e che non possiamo toccare, quando i bisogni sono presenti", afferma Fabian Martin.

In breve, annuncia il Bourgmestre, un gruppo di rappresentanti di ciascuna parte studierà un testo che, giuridicamente solido, potrà essere adottato presto in questa direzione.

Jean-Francois PACCO


http://m.lavenir.net/cnt/DMF20130125_00260198

Cosa pensano le autorità fiscali? :il male:
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