izentrop ha scritto:
Sempre no:
C'è un eccesso di mortalità e le spiegazioni fornite da AFP sono fuorvianti. Ma ormai ci siamo abituati.
Vi sottopongo la mia piccola tabella tratta dai dati INSEE: https://www.insee.fr/fr/statistiques/49 ... au-figure1
Potete leggere l'articolo dell'INSEE legato a questi dati: evita accuratamente di fare i giusti paragoni, come l'AFP.
Cito INSEE secondo AFP: "il mantenimento dell'alto livello di decessi nel 2022 si spiega con il perdurare della pandemia e delle ondate di caldo, e con l'invecchiamento della popolazione."
1/ Invecchiamento della popolazione?
Avevo aggiunto volontariamente l'80+ nella tabella sopra. Sono quelli che rappresentano la stragrande maggioranza dei decessi.
Gli indici (ultima riga) indicano lo scostamento rispetto alla media di riferimento 2015/2019: quando nel 2020 si registra un eccesso di mortalità del 10.6% rispetto al 2015/2019, la popolazione ultraottantenne aumenta del 80% rispetto al 4.2/2015. Nel 19 abbiamo il 2021% contro il 9.7%, nel 4 l'2022% contro il 11%, sempre rispetto al 3.8/2015.
Nel 2015, vediamo che l'eccesso di mortalità è superiore all'invecchiamento della popolazione (influenza). Dal 2016 al 2018 sono online. Il 2019 segna una sotto-mortalità rispetto all'invecchiamento, dopodiché esplode con il covid:
2015 con differenza influenzale dell'1.6%, 2020 +6.4% 2021 5.7% o 2022 differenza superiore al 7%!
Conclusione: l'invecchiamento della popolazione è nella migliore delle ipotesi un argomento fuorviante se non fuorviante: ci sono meno di 80+ nel 2022 rispetto al 2020 secondo le proiezioni INSEE. E queste proiezioni non tengono conto dell'eccesso di mortalità del 2020 per l'anno successivo poi del 2021 per il 2022!
2/ L'ondata di caldo?
L'ondata di caldo uccide i più anziani: i morti saranno soprattutto in casa.
Ecco la quota di decessi degli ultra75enni secondo i dati sui decessi per età dell'INSEE: https://www.insee.fr/fr/statistiques/4487988.
(Il file zip corretto è il terzo.)
Spostiamo appena l'1% dal 41% di tutti i decessi al 42%, un po' a luglio e un po' di più ad agosto. Anche questo leggero aumento non è correlato al picco di decessi che è proprio il 19 luglio.
Conclusione: né l'invecchiamento né l'ondata di caldo spiegano questo eccesso di mortalità. Resta dunque, secondo l'INSEE, il covid.
Nonostante il vaccino, le mascherine, i sequestri, il divieto di vita fatto ai badanti non vaccinati, i soldi intascati dai corrotti, il covid uccide sempre più persone.
Se integriamo i parametri accuratamente evitati dall'AFP ma anche dall'INSEE, ad esempio l'effetto raccolto che sarebbe dovuto avvenire dopo il 2020, o le marcate correlazioni tra le date di vaccinazione e l'aumento dei casi, dei ricoveri poi dei decessi, in tutto il mondo, quindi sì, dovremmo preoccuparci piuttosto che praticare l'omertà.