Macro ha scritto:Chi ha più esperienza quando si tratta di carburanti? Le compagnie petrolifere e il loro staff di chimici, laboratoristi, ricercatori, ecc.
O organizzazioni statali (università,comitati teoduli, centro ricerche) e il loro personale allo sportello?
Da giugno, infatti, abbiamo un “Osservatorio...”, da agosto un “Ufficio…”, incaricato di coordinare lo sviluppo sul territorio nazionale di alcune costose industrie sintetiche, per 520 ktep al 2030 o poco più; dimenticando l'essenziale: CO
2 deve provenire principalmente dalla cattura atmosferica...
Ciò avrà almeno il merito di formare qualche migliaio di specialisti per i decenni futuri.
Da notare la totale assenza di comunicazione da parte del governo francese su questo argomento, che ci regala i suoi aerei a idrogeno e tante altre sciocchezze; a differenza della Germania per la quale da 5 anni questa ha preso il posto della politica ufficiale, chiaramente esposta in vari documenti ufficiali (in particolare i documenti NCEP che mostrano gli impegni energetico-climatici verso Bruxelles) e sulla stampa economica almeno una volta alla settimana.
In termini di produzione nazionale, i tedeschi restano qualche passo avanti: sostengono un progetto che consiste nel recuperare la CO
2 "fatale" associato alla produzione di cemento, o addirittura associato alla metanizzazione di materie agricole...
Tuttavia, le quantità disponibili saranno insufficienti e i modelli economici saranno più costosi.