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Reti per catturare le nuvole

A Chungungo mancava l'acqua da bere e coltivare; così tanto che hai dovuto comprare l'acqua e portarla dentro con l'autocisterna. Questo villaggio in Cile si trova in un deserto molto arido. Ma a Chungungo c'è spesso nebbia. Ma la nebbia è acqua in goccioline microscopiche che fluttuano nell'aria. Nel 1992, lo scienziato canadese Robert Schemenauer e i collaboratori cileni hanno sviluppato una tecnica per raccogliere l'acqua dalla nebbia. Queste sono reti simili a quelle utilizzate nella pallavolo. Passando attraverso le fessure, la nebbia lascia dietro di sé delle goccioline che colano lungo una grondaia. Questa acqua potabile viene quindi trasportata in un serbatoio.

Risultato: l'acqua non manca più a Chungungo. Orti e frutteti si sono moltiplicati.

Oggi, altri due paesi beneficiano di questa tecnologia. Sono il Perù e l'Ecuador.