Un futuro sostenibile
Qualsiasi approccio di governance deve essere sistemico e rivelare la subordinazione della politica e dell'economia rispetto al rispetto e al futuro del pianeta.
Non c'è politica o economica senza rispettare il sociale.
I Energy
Ogni esigenza energetica deve essere basata principalmente su fonti rinnovabili. I brevetti e le innovazioni sono di dominio pubblico.
II Economia
La creazione di denaro non dovrebbe più dipendere dal settore privato.
La valuta può essere combinata con una valuta locale e promuovere il consumo locale.
La struttura di base dell'economia deve essere essenzialmente cooperativa.
La funzione dell'economia è promuovere il sociale. È al servizio dell'uomo e tutela l'ambiente.
Un reddito di base proviene dal nuovo sistema economico.
La speculazione, i trust e le lobby sono fuorilegge.
Il rispetto dei beni comuni torna ad essere la norma.
L'unità di base del commercio internazionale è la nazione sovrana.
III Produzione
La produzione promuove l'economia circolare, il riciclaggio e la produzione locale e le merci senza obsolescenza programmata.
Qualsiasi produzione industriale inquinante rientra nel campo di applicazione di legge.
Tutta la produzione agricola deve ricorrere a mezzi diversi dagli inquinanti chimici tossici.
Le lobby sono dichiarate illegali.
Tutta la ricerca mondiale deve rivolgersi a nuovi metodi di produzione, sia industriali che agricoli.
I brevetti innovativi sono di dominio pubblico e non possono essere di proprietà privata.
IV Trasporto
Tutta la produzione deve essere realizzata il più possibile limitando i trasporti non necessari.
Qualsiasi trasporto necessario deve consumare meno energia individualmente e collettivamente.
V Il politico
Lo Stato è sovrano nella misura in cui esiste per volontà del popolo.
Lo Stato repubblicano è laico: le religioni sono dell'ordine delle coscienze individuali.
Lo spirito critico del cittadino è il fondamento della democrazia.
La democrazia rappresentativa è insufficiente.
A tutti i livelli della società devono esistere forme di democrazia partecipativa.
La costituzione deve essere riscritta con l'aiuto del popolo. Il costituente è il modo ideale.
I deputati eletti avranno un mandato imperativo: la sua legittimità deriva dal fatto che porta in primo luogo gli interessi della sua regione all'assemblea nazionale.
Per questioni riguardanti la legislazione di interesse nazionale può votare con il suo partito.
Le principali questioni nazionali possono essere votate dal popolo.
L'ecocittadino del suo comune potrà esercitare un diritto di controllo o di suggerimento previsto dal codice delle territorialità.
L'intercomunalità è soggetta al controllo dei comuni.
Sarà rinnovata la separazione dei poteri e delle competenze dello Stato centrale.
La governance centrale, trasmessa localmente, avrà come obiettivi costanti il
salute, cultura e istruzione.
Saranno tutelati i mestieri tradizionali e artigianali, la trasmissione del know-how sarà una priorità.
Conclusione
Dal circolo locale al circolo regionale al circolo nazionale, poi continentale e globale, la governance in atto si baserà sulla garanzia di questa carta per il futuro.
Il vantaggio di una carta è che registra solennemente sviluppi desiderabili, che erano in realtà in procinto di essere più o meno lunghi. Fanno parte di tradizioni a volte secolari di saggezza acquisita. Si impongono alle generazioni successive finché, seguendo la propria esperienza, sentono il bisogno di farle evolvere. Alla fine mettono in guardia dall'idea spesso pericolosa di cancellare il passato. Nel contesto dell'attuale totalitarismo liberale dominante, intendono proteggersi dalle predazioni finanziarie e industriali.
L'idea di una carta non è nuova, certo, ma ha il vantaggio di essere un concentrato che può richiamare costantemente l'essenziale.
Posto in testa alle specifiche per ogni terzo del Trittico economico, una carta concisa richiamerebbe gli elementi essenziali ad ogni consultazione.
Fonte: https://www.pouruneconstituante.fr/spip.php?article1795
.pdf: