MichelM ha scritto:André hai scritto che di tanto in tanto bloccavi la presa d'aria del motore, ma perché? Asciugare l'asta del reattore e riavviare l'operazione.
logicamente
1) apporto di vapore significativamente più elevato (si presume che sia buono: con micro-gocce)
azione: raffreddamento del naso dello stelo
2) vuoto molto maggiore all'interno del reattore
azione: a) nebulizzazione forzata di micro-gocce probabilmente troppo numerose in questo momento, e avendo a malapena avuto il tempo di prendere abbastanza calore nell'anticamera (o altro) considerando la velocità di passaggio
b) alta velocità delle micro-gocce che dovrebbero quindi avere un'intensa azione di attrito nel mezzo-ferro = buono per non so cosa
c) quindi un raffreddamento estremo del naso dello stelo (necessario per la pre-magnetizzazione) senza bagnare (allagamento) di quest'ultimo.
3) mancanza di aria al motore (ossigeno)
azione: il motore emetterà un fumo nero = combustione incompleta = temperatura dei gas di scarico molto alta = buona per riscaldare il reattore (meno vero quando c'è una sonda lambda = limitare tutto l'ossigeno che brucia = un po 'meno calore di a pieno carico, ma ehi, meglio di niente) (inoltre, perché non tradire il segnale della sonda lambda, proprio in quel momento, solo per aumentare l'effetto)
nota: per aumentare questo effetto (calore trattenuto alla fine del reattore): possiamo mettere una valvola sull'ingresso del vapore al reattore e chiuderla per qualche istante (quindi lasciare che il motore ingerisca un po 'di ossigeno comunque dall'ingresso principale, altrimenti si fermerà), tempo per riscaldare correttamente il reattore (specialmente l'estremità), quindi riaprire questa valvola del vapore per rinfrescare improvvisamente il naso dello stelo
O un buon ripristino (un buon ripristino)
da qui l'importanza delle sonde di controllo T ° ben posizionate, la storia della rilevazione dei momenti in cui il reattore si è bloccato
bullone