sicetaitsimple ha scritto:NCSH ha scritto:Vedere i grafici alle pagine 32 e 126, 133 per il solare termodinamico. Da gustare senza moderazione!
Latitudine massima di impianto: circa 40°, compreso il sud dell'Europa se si accetta di perdere durante i mesi invernali. Questa perdita è meno forte per le centrali elettriche con torri e specchi regolabili.
Quindi praticamente non in Europa, tranne che nell'estremo sud della Spagna. Il sud Italia è generalmente soleggiato, ma a causa dei mari che lo circondano non beneficia di un DNI medio corretto per CSP. Non appena c'è un po' di nebbia o nuvola, le prestazioni diminuiscono.
Inoltre, per quanto ne so (potrei sbagliarmi, correggimi con la fonte) non esiste un'installazione di CSP significativa in Italia, che è stata comunque abbastanza generosa in termini di sussidi solari.
Assolutamente. L'Italia aveva qualche anno fa progetti con specchi cilindrici-parabolici, ma non sembra aver dato seguito. Rimane soprattutto la Spagna, che di recente ha deciso per 3 MWe di progetti entro il 000.
Ogni anno, Eurobserver riferisce sugli sviluppi per ogni tipo di produzione di elettricità dal 2010. Vedi il sito omonimo.
Per quanto riguarda la termodinamica solare in generale, potremmo assistere al grande ritorno della soluzione degli anni '1970: con torretta e specchi orientabili, grazie alla possibilità offerta da un accumulo giorno/notte di 16 ore che, nonostante i costi di produzione dell'energia elettrica che rimarranno superiore al fotovoltaico, può produrre di notte. Con sali fusi o successivamente particelle di silice o allumina (per raggiungere temperature superiori a 700°C e quindi rese del 50%) come materiali di accumulo termico.
Esempio tipico attuale, completato nel 2018, il complesso integrato di Ouarzazate, con centrale n°3.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Complexe_ ... Ouarzazate
Il Marocco ha altri 3 progetti simili e l'ambizione di raggiungere il 52% della sua produzione di elettricità rinnovabile nel 2030, molti progetti di esportazione di vettori energetici da fotovoltaico ed eolico verso l'Europa...
Questo non è affatto in linea con la lettera di Désertec, ma è in linea con lo spirito, con le dinamiche che questo genere di mega-progetti può aver generato.