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Inventario francese dei siti minerari di uranio Versione 2, settembre 2007.

Prodotto nell'ambito del programma Memory and Impact of UrAniUm Mines: Synthesis and Archives

Lo sviluppo dell'industria dell'uranio risale all'indomani della seconda guerra mondiale, con la creazione, il 18 ottobre 1945, della Commissione per l'energia atomica (CEA). Questa industria ha conosciuto il suo periodo di massimo splendore negli anni '80 e si è gradualmente estinta alla fine del secolo scorso.

Pertanto, l'esplorazione, lo sfruttamento e la lavorazione dei minerali di uranio nonché lo stoccaggio dei residui di trattamento in Francia hanno interessato quasi tutti i siti 210 sparsi nei dipartimenti 25.

Dato il numero di siti, la loro dispersione geografica e la diversità delle situazioni riscontrate, in pratica è difficile elaborare una panoramica completa delle attività di estrazione dell'uranio in Francia al fine di valutarne l'impatto ambientale.

Desiderando disporre di una fonte completa di informazioni sulla situazione amministrativa e sui possibili dispositivi di monitoraggio radiologico intorno ai siti interessati dalle attività di estrazione dell'uranio, la direzione per la prevenzione dell'inquinamento e la gestione dei rischi (DPPR) del ministero della Ecologia, sviluppo e sviluppo sostenibile (MEDAD) hanno chiesto all'IRSN di istituire un programma sull'argomento.

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Chiamato MIMAUSA - Mémoire et Impact des Mines d'urAniUm: Synthesis et Archives - il programma è stato lanciato nel 2003 ed è svolto in stretta collaborazione con AREVA NC. Il suo comitato direttivo riunisce: il DPPR (Dipartimento di prevenzione dell'inquinamento e dei rischi) e DARQSI (Dipartimento di azione regionale, qualità e sicurezza industriale) di MEDAD, ASN, IRSN e AREVA NC, DRIRE Auvergne e Limousin nonché BRGM (vedi composizione del comitato direttivo alla fine del rapporto).

Il programma MIMAUSA consente:

- compilare e sintetizzare i dati disponibili al fine di consentire all'IRSN, alle autorità pubbliche nazionali e locali, ma anche al pubblico di avere una fonte di informazioni di qualità sulla storia dei siti minerari L'uranio francese e qualsiasi dispositivo di monitoraggio radiologico attualmente in uso;

- garantire la sostenibilità della conoscenza di questi siti nonostante la cessazione delle attività interessate;

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- costituire uno strumento di lavoro per i servizi statali preposti alla definizione dei programmi di riqualificazione e sorveglianza;

- e migliorare la rappresentatività della rete nazionale per il monitoraggio della radioattività nell'ambiente, in particolare per quanto riguarda le stazioni di misura gestite dall'IRSN.

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