L'era industriale è entrata nella sua fase critica. Il processo di graduale riduzione è già a buon punto nel 2005, e tra pochi anni finirà l'era industriale, con cui intendiamo che gli impianti industriali di ogni tipo non potranno più proseguire.
La minaccia all'approvvigionamento energetico condanna irreparabilmente le infrastrutture industriali esistenti e le attività industriali che ne derivano. Nessuno può ignorare che le risorse energetiche primarie si stanno esaurendo, è questione di pochi anni, al massimo, e allo stesso tempo, queste stesse risorse vedranno aumentare drasticamente il loro prezzo di costo, come conseguenza della loro scarsità a fronte di un domanda che aumenta ogni giorno. Viviamo in un mondo in cui tutto nasce intimamente da ciò che accade industrialmente. A causa dell'organizzazione industriale mondiale, un piccolo cambiamento in un parametro primario (come il prezzo del petrolio per esempio) ha conseguenze incalcolabili su una serie di cose.
L'ultimo respiro industriale arriverà dall'Asia, e più in particolare dalla Cina, durante questo periodo le altre due potenze, America ed Europa, incontreranno difficoltà insopportabili nel contenere le loro industrie, i lavori delle loro industrie, senza parlando ovviamente delle innumerevoli attività indirettamente legate alle loro industrie. Non parliamo nemmeno della situazione dell'Africa che sta affondando. Dopodiché, niente di più.
PROSPETTIVA - 18/10/2005
Cronaca di Olivier RIMMEL